Le aziende italiane non credono nel Digital

Nov 16, 2011 4 Comments in Digital marketing, News by

Almeno questa è l’impressione che si ricava guardando la ricerca effettuata dall’Università di Udine.

Certo, il 97% delle aziende intervistate ha il sito e il 60% è su Facebook e YouTube ma solo il 38% ha un account Twitter e il 35% un blog . Tutto bene, quindi? Il nostro sistema impresa è traghettato al 2.0?


Basta guardare alle risorse dedicate per capire che questo impegno, in realtà, è solo di facciata. Il 55% delle aziende intervistate dedica solo il 10% del budget di comunicazione al digital e un altro 25% una percentuale variabile tra il 10 e il 20%. Più sconfortante il quadro delle risorse umane con il 44% delle aziende che dedica meno di mezza persona alla gestione di questo canale e un altro 32% che oscilla tra 1 e 1,5.

Il motivo si trova nella chart che parla dell’organizzazione: per il 61% delle aziende intervistate il cambio del paradigma di comunicazione non ha portato ad alcun cambiamento a livello organizzativo.

Tutto questo segnala un grave ritardo culturale, che trova una veloce conferma se si fa un rapido giro della presenza delle aziende sui Social Network. Nella stragrande maggioranza dei casi i SN vengono utilizzati come semplice vetrina di prodotti: apro il profilo Facebook e ogni tanto carico la foto di un nuovo prodotto o presento un nuovo servizio. Facile, rapido e adeguato a un basso livello di risorse umane ed economiche impiegate.

Ma una presenza 2.0 non è fatta di comunicazione di prodotto. E’ fatta di coinvolgimento. E questo si crea solo sviluppando un terreno valoriale comune con i propri interlocutori e ingaggiandoli con contenuti di interesse. Per LORO, non tanto per l’azienda.

E’ sulla produzione e veicolazione di contenuti, quindi, che si vince o si perde la partita del Digital Marketing. E questo richiede risorse, umane ed economiche.

Ma soprattutto un cambio culturale che porti ad approcciare il web, e i consumatori attraverso di esso, secondo le sue regole e non sulla base di regole mutuate da altri media.

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