Come innovano le imprese italiane?

Mag 12, 2022 0 Comments in Senza categoria by

I fondamenti normativi dell’innovazione: i Manuali di Frascati e Oslo

Ricerca & Sviluppo e Innovazione sono stati i protagonisti di un convegno dedicato alla presentazione della traduzione italiana dei Manuali OCSE di Frascati e di Oslo (i manuali tradotti si possono scaricare qui), che forniscono il quadro di riferimento, a livello europeo e italiano, per le normative dedicate alle agevolazioni per le imprese. Questa traduzione, realizzata dall’Organismo di Ricerca Ring, rappresenta un passo avanti per fare chiarezza nel rapporto tra imprese, istituzioni (in particolare Agenzia delle Entrate e MISE) e consulenti legali, fiscali e di finanza agevolata.














Italia tra le prime in Europa per investimenti in innovazione

Nel corso del convegno, Assoconsult, l’associazione confindustriale che rappresenta le imprese di consulenza e management, ha presentato una ricerca, svolta su oltre 210.000 imprese in collaborazione con ISTAT e il Centro Studi Confindustria, che offre prospettive interessanti sull’approccio delle aziende italiane all’Innovazione.

Iniziamo a sfatare un mito: in Italia si investe in innovazione e siamo, anzi, ai primi posti in Europa per la percentuale di investimenti rispetto al valore aggiunto.


Beni strumentali al top negli investimenti

Ma in cosa si investe? Entrando nel dettaglio iniziano a emergere differenze considerevoli con gli altri Paesi europei. In particolare, complici anche le agevolazioni che hanno riguardato iper e superammortamenti di beni strumentali, si nota come questi ultimi siano largamente privilegiati (siamo al primo posto in Europa) rispetto agli investimenti in Ricerca & Sviluppo o in Software, per i quali ci posizioniamo nettamente sotto ai principali leader di mercato.









Le leve dell’innovazione: luci e ombre

Per continuare con le belle notizie, il rapporto rileva che il 53% delle aziende è impegnato in progetti di innovazione, con una prevalenza di aziende medie e grandi, complice anche la spinta alla digitalizzazione fornita dal Covid.








Ma ci sono anche notizie meno buone. Le leve di investimento sono nettamente sbilanciate verso asset tangibili (impianti, macchine,ecc.) e il ruolo di Cenerentola spetta alla formazione del personale (con poco più della metà delle imprese che investono in beni strumentali che punta anche sulla formazione).



Manca un approccio articolato e sistemico all’innovazione

In particolare, le aziende italiane approcciano l’innovazione con strategie poco complesse, focalizzate su macchinari e sistemi, ma con scarsa apertura verso la Ricerca & Sviluppo e la formazione del proprio personale intesa come chiave di crescita e di apprendimento di nuove competenze volte a diffondere la cultura dell’innovazione attraverso l’intera organizzazione. Solo l’8% delle aziende si ingaggia su progetti che coinvolgono tutte le leve, puntando a un’innovazione pervasiva.


L’innovazione complessa sembra essere appannaggio delle grandi aziende, tra cui più della metà ha coinvolto tre o tutte e quattro le leve (contro il 24% delle piccole). Anche la geografia è importante in quanto nel Mezzogiorno poco meno della metà delle aziende adotta una sola leva di innovazione.


L’impatto dell’innovazione sul fatturato

Il rapporto mette inoltre in luce l‘impatto positivo dell’innovazione sul fatturato, soprattutto nelle difficili condizioni del Covid. Nel 3° trimestre 2020, quasi il 16 % delle imprese innovatrici ha dichiarato di averlo aumentato rispetto allo stesso periodo del 2019, contro poco meno dell’11% delle non innovatrici.

In particolare, le aziende con livelli più complessi di innovazione (attivazione di 3 o 4 leve) hanno raccolto i benefici maggiori.











L’importanza di creare una cultura dell’innovazione

L’analisi di questi dati mette in risalto l’importanza di sviluppare una cultura dell’innovazione che pervada l’intera organizzazione. Non si tratta solo di acquistare macchinari o software, usufruendo di benefici fiscali e agevolazioni, ma di costruire un contesto in cui l’innovazione di processo, di prodotto o servizio vada di pari passo con l’aumento delle competenze legate alle nuove tecnologie e concetti operativi, peraltro attività parimenti agevolabili.

Il fattore umano resta sempre al centro di ogni processo di cambiamento e questo non può essere sostituito da macchine o software. Il vero cuore della transizione digitale non consiste nel rinnovo di apparecchiature o sistemi ma nella creazione di un approccio diverso al fare impresa, nella costruzione di una forma mentis più aperta e flessibile, abituata ad accettare le sfide e ideare soluzioni. E questo è impossibile senza investire anche, o forse prima, nella trasformazione culturale delle persone, a partire dall’imprenditore.

Costruire una road map della transizione 4.0

Come costruire un mix bilanciato di tecnologia, competenze e processi? La Performance 4.0 Due Diligence può essere uno strumento utile a identificare i punti di forza e di debolezza delle aziende nella costruzione di un approccio bilanciato alla transizione 4.0.

performance 4.0 due diligence - analisi trasformazione digitale impresa 4.0Questo assessment è il primo strumento di analisi strategica che indaga non solo la situazione attuale dell’azienda ma, soprattutto, la sua propensione e capacità di innovare in modo coerente e costante nel medio e lungo termine, mantenendo la capacità competitiva.

La Due Diligence viene sviluppata nel quadro di riferimento delle tecnologie e delle competenze abilitanti Impresa 4.0. Questo permette non solo di avere un benchmark definito, ma anche di identificare rapidamente gli strumenti di finanza agevolata che possono agevolare l’azienda a raggiungere gli obiettivi di innovazione e cambiamento.

Il report finale esamina la situazione lungo l’intera catena del valore, fornisce la visione di medio periodo grazie alle 4 Dimensioni dell’Innovazione ed elabora l’indice di resilienza 4.0 che restituisce una visione obiettiva della capacità dell’azienda di affrontare i cambiamenti dei contesti competitivi.


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